Il mini bypass gastrico, un intervento di chirurgia bariatrica di tipo misto, è inserito nel consenso informato della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche (SICOB) già dall’aprile 2014, ma fino ad oggi in Italia non erano molti i chirurghi bariatri ad effettuarlo.
Dal maggio del 2018 è però iniziato il primo corso teorico-pratico in Italia che riguarda questo tipo di intervento: presso l’’Istituto Clinico San Rocco di Ome in provincia di Brescia, il dottor Antonio Susa sarà il direttore scientifico di tale evento formativo.
Cosa è il mini bypass gastrico?
Il mini bypass gastrico è una procedura chirurgica introdotta nel 1997 da un chirurgo statunitense, Robert Rutledge, allo scopo di semplificare e possibilmente diminuire i rischi del bypass gastrico classico, con una reversibilità o conversione ad altra metodica più semplice. Questo intervento è, secondo il dottor Susa, “una delle procedure bariatriche più utilizzate”, in alternativa al classico bypass gastrico e alla selve gastrectomy.
Consiste nella creazione di una lunga e stretta tubulizzazione gastrica, praticata lungo la piccola curvatura dello stomaco, che viene suturata ad una lunga ansa digiunale portata in sede sovramesocolica. Vengono generalmente quindi esclusi circa 180-250 centimetri di intestino tenue dal transito alimentare.
Qual è la differenza tra mini bypass gastrico e bypass gastrico classico?
Il mini bypass gastrico si differenzia dall’intervento tradizionale per la presenza di una sola connessione tra stomaco sezionato ed intestino, oltre alla formazione di un unico tubulo gastrico.
Si tratta di una procedura più semplice, che porta ad una riduzione dei tempi operatori e a minori rischi per il paziente. Molti centri di chirurgia bariatrica in tutto il mondo hanno quindi adottato questa tecnica per la sua maggiore semplicità, per i ridotti tempi operatori, per il miglioramento della qualità della vita, per gli ottimi risultati sia in termini di calo ponderale che in termini di risoluzione del diabete e delle comorbidità.
Quali sono i vantaggi del mini bypass gastrico?
La prerogativa principale di questo intervento è sicuramente la tempistica ridotta in cui viene effettuato, insieme ai minori rischi intraoperatori e sul lungo termine.
Offre, infatti, i vantaggi di una procedura sicura e riproducibile, con buoni risultati in termini di perdita di peso e riduzione delle comorbidità. Inoltre, il mini bypass gastrico porta ad una riduzione del calo ponderale pari al 60/70% circa del peso in eccesso, grazie all’azione gastroresettiva che stabilisce una minor quantità di cibo introdotto, ed a un’azione malassorbitiva decisamente più alta rispetto al bypass gastrico tradizionale.
Il dottor Roberto Tacchino, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica dell’Istituto Clinico Beato Matteo in provincia di Pavia, spiega che “dal punto di vista chirurgico, si crea una tasca gastrica che si connette direttamente a circa a metà dell’intestino.
Così facendo si limita la commistione della bile con il cibo alla sola seconda metà dell’intestino: questo limita l’assorbimento di alcuni elementi, soprattutto i grassi e in parte anche i carboidrati.
Questi pazienti possono dunque permettersi di mangiare cibi conditi normalmente perché, a differenza di quelli con la sleeve gastrectomy, la parte grassa non li penalizza. Questo naturalmente li gratifica”.
Quali complicanze ha il mini bypass gastrico?
La percentuale di disagi dovuti a questa procedura sono bassissime:
- Fistola della anastomosi gastro-digiunale (0.9%)
- Fistola della sutura gastrica dello stomaco tubulizzato
- (0.2%)
- Fistola della sutura gastrica dello stomaco escluso
- (0.2%)
- Emorragia della linea di sutura o della anastomosi
- gastro-digiunale (0.2%)
- Ulcera perianastomotica (0.6%)
- Esofagite da reflusso (1.5%)
- Occlusione intestinale (0.1%)
- Malnutrizione (0.9%)
Queste problematiche sono trattabili in maniera conservativa, endoscopica o chirurgica.
Per quanto riguarda la malnutrizione, è sempre consigliabile (in seguito a qualsiasi tipo di operazione di chirurgia bariatrica), seguire le indicazioni dei medici e supplementare la dieta con integratori per pazienti sottoposti a interventi di chirurgia bariatrica.