Quando si parla di chirurgia bariatrica, non bisogna soffermarsi all’operazione in sé. L’argomento è molto delicato e va affrontato tenendo insieme diversi temi, tra cui l’alimentazione.
L’alimentazione è fondamentale per i pazienti che si avvicinano all’intervento.
Molte persone che decidono di sottoporsi all’operazione sono persone che hanno avuto un rapporto conflittuale cibo, generando con il tempo gravi scompensi di salute, metabolici e psicologici.
Fase preparatoria
L’intervento bariatrico è un intervento molto delicato, per questo motivo i pazienti che si accingono all’operazione devono essere preparati e devono aver seguito una serie di regole comportamentali che aiutino e facilitano la chirurgia bariatrica.
Infatti, è molto importante che i pazienti perdano peso e che seguano una dieta ad hoc indicata dal proprio nutrizionista. Questo perché, vista l’entità dell’operazione, è opportuno ridurre gli eventuali rischi legati alla stessa.
Educazione alimentare
Decidere di sottoporsi all’intervento barbarico è una scelta di vita sotto ogni aspetto. Non indica solo un’operazione, ma comporta una serie di cambiamenti che influiscono sulla condotta della persona.
Tra questi l’educazione alimentare è basilare. Il paziente, insieme al suo nutrizionista e medico, seguirà una dieta fondamentale per il periodo post operatorio.
La volontà della persona è incisiva in questo passaggio perché ne decreta il successo dell’operazione.
Quanto e quando mangiare?
Per regolare i propri pasti avere un diario alimentare (molto consigliato dai medici e che potete trovare qui) può risultare utilissimo, in questo modo si ha la panoramica giornaliera di quello che è stato ingerito.
I pasti importanti della giornata devono essere tre: colazione, pranzo e cena. A questi si intervallano gli spuntini spezzafame, indicativamente due o tre.
Le quantità devono essere limitate, come anche i volumi dei liquidi per non affaticare lo stomaco.
È importante non assumere liquidi durante i pasti, ma mezz’ora prima e mezz’ora dei pasti per facilitare anche il lavoro della digestione.
Consumare i pasti dev’essere un momento dedicato, non bisogna mangiare di fretta. È importante masticare piano e deglutire bene e soprattutto terminare il pasto quando si è sazi.
I medici dicono che la durata minima di un pasto dev’essere tra i 20 e i 30 minuti e a piccoli bocconi.
In seguito l’intervento, è possibile che la persona possa subire un’alterazione del gusto. A fronte di questo è consigliabile l’uso di cibi palatabili, ma non conditi con grassi. Sarebbe opportuno utilizzare più spezie, preferire le carni bianche e le verdure (meglio cotte) almeno in uno dei due pasti principali.
Comportamenti da evitare
Dopo aver mangiato ci sono alcuni comportamenti che dovrebbero essere evitati, per evitare sensi di nausea e affaticamento:
- Coricarsi subito dopo i pasti
- Mangiare velocemente
- Masticare in fretta e grossolanamente
- Bere durante i pasti
- Bere bevande gassate
- Bere meno di un litro d’acqua naturale al giorno.
Si raccomanda sempre di chiedere al proprio medico e al proprio nutrizionista.